Lunedì
10 Settembre 2012 alle 19.30
Proiezione Film
Sala della Sopracenerina, Locarno
mappa
Ingresso
Libero
Monsaingeon ha consacrato lunghi anni alla
realizzazione di questo ritratto del pianista
russo.
(Fipa d’Or, 1998 - Prix Procirep Classique en
images – Ve Biennale de musique filmée,1998 –
Prix du documentaire – Festival de Baff, Canada
1998 – Grand prix Académie Charles Cros, 1998 –
Prix de la meilleure diffusione musicale
audiovisuelle – Syndicat professionnel de la
critique dramatique et musicale ,1998 Grand Prix
Pratt & Whitney Canada – Festival du film sur
l’Art de Montreal, 1999 – Royal Philharmonic
Society Music Award, 1999)
“Artisti con i quali sento una vera e
propria affinità, quelli che sembrano gli unici
veramente importanti sono quelli che superano lo
strumento che suonano, che, in viaggio
all'interno di sè stessi, non si accontentano di
utilizzare semplicemente i parametri dello
strumento per esprimere la musica. Lo strumento
non è più che uno strumento, non impongono
pensiero musicale, e non lo usano per illuminare
il loro rapporto con lui, ma per dare
all'ascoltatore una sensazione di intimità con
la musica. Tra tutti i grandi musicisti con cui
ho avuto il privilegio di lavorare, Richter è
uno di quelli che danno la sensazione più forte
di questo “smaterializzare” la musica…è in grado
di variare i colori all'infinito e senza
gradazioni, passando dal pianissimo impalpabile
a un fortissimo vulcanico senza cesura e forza
d’inerzia. Se lui a volte dà l'impressione di
una lotta con la materia, è per polverizzarla, e
lasciar nascere il canto puro, nell'ebbrezza dei
pezzi più virtuosistici dove le sue dita si
spingono oltre i limiti del fisicamente
possibile, come nell'estrema lentezza degli
adagi dove egli s a, come nessuno, vivere un
senso di totale immobilità.”
Bruno
Monsaingeon.
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